Un Natale differente

19:57 Lisa.Ale 0 Comments


Tendenzialmente siamo abituati a passare il Natale in famiglia con i nostri cari, rispettando dunque le nostre tradizioni, della nostra terra e dei nostri avi. Nel mondo esistono così centinaia o migliaia di usanze di cui potremmo non venire mai a conoscenza, che però sarebbe bello scoprire. 
Google ha creato per questi giorni di festa Santa Tracker: una pagina in cui far giocare grandi e piccini a tema Babbo Natale, e in cui imparare anche qualcosa di nuovo sull'argomento. 
Ci piaceva l'idea di raccogliere qui le usanze che Google ha riportato, in modo che anche voi possiate ispirarvi ed iniziare ad organizzare il prossimo Natale a tema greco o magari australiano! Avreste mai detto che il Natale più lungo si festeggia nelle Filippine? O che in Russia e nei paesi vicini Babbo Natale arriva il giorno di Capodanno? O ancora che la tradizione di appendere le calze al camino deriva da San Nicola, il portatore di doni statunitense?
Ci dispiace solamente che il noto motore di ricerca non abbiamo incluso l'Italia tra le varie città menzionate...sarà per il prossimo anno.

In Grecia, creature amichevoli ma dispettose, i “kallikàntzari”, vivono quasi tutto l’anno al centro della terra, ma durante il Natale si nascondono nelle case, spaventando, facendo scherzi o facendo razzia di cibo. I greci sono soliti tenere alla larga questi folletti con speciali rituali.
In Kirghizistan, Ayaz Ata (Nonno Gelo) arriva alla mezzanotte del 31 dicembre e lascia i regali sotto l’Albero dell’anno nuovo. Allo scoccare della mezzanotte, le famiglie in tutto il Paese accendono i fuochi d’artificio per festeggiare il lieto evento e le città si illuminano a giorno.
I bambini in Russia decorano l’albero di Capodanno anziché l’albero di Natale. Attendono con ansia l’arrivo di Nonno Gelo che viaggia con la nipote, La Fanciulla di Neve, distribuendo doni su tutta la terra. Nonno Gelo vive nei boschi di Veliky Ustyug, nel nord della Russia.
Le Filippine sono famose per la durata della loro stagione natalizia, la più lunga del mondo. Il Natale comprende un periodo di quattro mesi: settembre, ottobre, novembre e dicembre. I canti natalizi spesso si iniziano a sentire già dai primi giorni di settembre.
Data la posizione dell’Australia nell’emisfero sud, nel mese di dicembre è piena estate. Il popolo australiano, invece di festeggiare con campanelli da slitta e cioccolate calde, si reca in spiaggia per un pranzo a base di gamberi e qualche partita di cricket.
In Nuova Zelanda il Natale cade in estate e familiari e amici festeggiano attorno al barbecue. Il tipico menu comprende l’agnello arrosto, talvolta cotto in un “hangi”, una buca sottoterra, o in un forno di terra. Molto amata è la pavlova: una meringa ricoperta di frutta fresca come fragole e kiwi. 
Negli Stati Uniti alla Vigilia di Natale è tradizione appendere le calze. La leggenda narra che San Nicola, venuto a conoscenza di una famiglia bisognosa, gli fece una sorpresa calandosi nel loro camino e lasciando borse piene d’oro nelle calze che avevano appeso. Da quel momento, San Nicola è noto come Santa Claus, il portatore di doni.
In Messico i bambini di tutte le età festeggiano il Natale con la rottura delle pignatte: indossando una benda, girano su se stessi e agitano un bastone per colpire pentole appese a forma di stella. Quando la pignatta si rompe, ne fuoriescono noci, frutta e dolciumi ad allietare i presenti. 
Il popolo del Guatemala festeggia il Natale tra balli e divertimenti. Le persone indossano cappelli chiamati Puritina, mangiano tamales preparati secondo la tradizione guatemalteca, accendono fuochi d’artificio a mezzanotte e si divertono fino all’alba con balli di vari stili. 
In Canada, i bambini festeggiano un Natale bianco e innevato. Avvolti in sciarpe e berretti toque (tradizionali canadesi) giocano sulla neve, pattinano sul ghiaccio e si divertono sulle tipiche slitte canadesi, chiamate toboga. La notte della Vigilia lasciano latte e biscotti accanto al camino per Babbo Natale, e a volte anche una carota per la sua renna. 
In Argentina il Natale inizia allo scoccare della mezzanotte. Sono molte le famiglie che iniziano le vacanze festeggiando in casa con i propri cari, aprendo i regali e accedendo fuochi d’artificio nelle prime ore della mattina. 
I festeggiamenti natalizi in Brasile cominciano all’avvicinarsi della mezzanotte e di norma prevedono ricche cene in famiglia, l’apertura dei regali e la celebrazione in chiesa della “Missa do Galo” (la messa del gallo). Nonostante il clima estivo tropicale, non sono rari motivi legati all’inverno e alla neve. 
In Islanda, durante il Natale, i regali consistono in pesanti capi di abbigliamento. Secondo una leggenda, uno spaventoso gatto di Natale divora chiunque non sia attrezzato per il freddo clima invernale. Nelle famiglie si collabora per assicurarsi che nessuno venga mangiato dal gatto di Natale.
Nel Regno Unito, la cena di Natale si festeggia con i “Christmas Crackers”, cilindri avvolti in carta colorata, dotati di due linguette, tirando le quali, i cilindri esplodono con un rumore scoppiettante. All’interno vi sono cappelli di carta, giocattoli e dolciumi per allietare la notte di Natale. 
Il Natale in Ghana coinvolge l’inter famiglia. Gli adulti si travestono e distribuiscono caramelle e dolciumi per tutto il vicinato. I bambini addobbano le proprie case con decorazioni di carta e disegni realizzati a scuola. 
In Francia, la tradizione prevede che i bambini mettano le loro scarpe accanto al caminetto prima dell’arrivo di Père Noel. Se sono stati buoni durante l’anno, Père Noel riempirà le scarpe di doni.
In Germania, quasi tutte le città ospitano i mercatini nelle loro piazze. Gli abitanti si riuniscono per ascoltare le bande di ottoni e assaggiare le tipiche pietanze della regione: biscotti allo zenzero, mandorle tostate zuccherate, dolcetti di tutti i tipi e vin brulé (Gluhwein) o sidro di mele. 

Le fotografie che abbiamo deciso di allegare al post sono quelle che abbiamo scattato nei nostri viaggi durante le festività natalizie: Bruxelles, New York, Messico









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