Una guida alle strategie necessarie per affrontare Expo (e tutti i costi che dovrete affrontare!)

12:50 Lisa.Ale 2 Comments

Lituania
Per spirito di conoscenza e novità ci siamo spinti fino a Milano, abbiamo lottato contro circa 250mila visitatori e passato ore ed ore in piedi in coda, ma purtroppo siamo tornati a casa stanchissimi e con l'amaro in bocca, senza portare con noi sensazioni positive e piacevoli ricordi come quelli che ci accompagnano dopo un bel viaggio.
Abbiamo forse sbagliato la strategia? Perchè sì, se ve lo state chiedendo, per affrontare serenamente Expo, avrete bisogno di un piano d'attacco! E noi vogliamo aiutarvi a definire il vostro se, nell'ultimo mese di apertura, state pensando di visitare l'Esposizione Universale di Milano.
Ecovibe è sinonimo di curiosità e così, sabato mattina (ore 7.00) siamo "salpati" dalla nostra amata Romagna alla volta del polo fieristico di Milano. La sera prima avevamo prenotato online il parcheggio (Rho Fiera, PM1), ad un prezzo di 12,20€, in modo da arrivare senza troppi problemi direttamente nelle vicinanze di Expo (ingresso Ovest Fiorenza - San Carlo). Una volta parcheggiato abbiamo affrontato la prima piccola coda per i bus navetta che in circa 5 minuti ci hanno condotto ai tornelli di ingresso: non demordete ed evitate di affrontare il tragitto a piedi, per quanto breve possa essere, perchè le navette sono gratuite e di ore in piedi ne passerete parecchie. Potete altrimenti arrivare con il treno, che ha eccezionalmente per questi mesi una fermata Rho-Expo, o con la metropolitana, che vi permetterà di uscire in strada proprio davanti alle code per l'ingresso.
Il biglietto acquistatelo online (noi abbiamo trovato una promo 2x1 che ci ha permesso di spendere 20€ a testa) così eviterete la prima delle code; mettetevi poi in fila per i controlli di sicurezza. Seguite dunque il serpentone di gente in cima alle scale e lungo tutto il tunnel che vi porterà direttamente dentro l'Expo (passando vedrete la coda dell'ingresso Ovest Triulza, collegato direttamente con la stazione ferroviaria).
Qui ci siamo lasciati prendere un po' dal "panico" e abbiamo seguito il flusso verso il decumano, fermandoci per spendere stupidamente i primi 5€: il passaporto. Dai, diciamocelo: è un'idea carina e noi non abbiamo resistito, acquistandone uno in due. Se siete con dei bimbi li farà divertire da matti perchè è realizzato come un vero e proprio passaporto e, in ogni padiglione, troverete qualcuno che vi timbrerà una pagina, lasciandovi alla fine un bel ricordo del vostro piccolo giro del mondo.
Se entrate da uno degli ingressi Ovest, dirigetevi direttamente verso la destra del padiglione Zero: troverete una piccola coda per la navetta che circumnaviga tutto il sito espositivo (da Ovest verso Nord, poi Est e Sud, continuamente) e senza pensarci sopra due volte, salite a bordo! Potete scegliere dove scendere e noi vi consigliamo di arrivare fino all'ingresso Est (fermata 6) e cominciare la vostra visita da lì: troverete sicuramente molta meno gente e quindi meno code.

A questo punto dovrete decidere quale strategia volete adottare per la vostra giornata: visitare i padiglioni più importanti e famosi, consapevoli però che riuscirete a vederne solo 3/5, o girare anche un po' a zonzo, se vogliamo, dirigendovi verso i paesi meno noti, i cluster e le aree tematiche. 
Noi abbiamo scelto la seconda, decidendo di saltare a piedi pari quasi tutti i paesi europei, l'Italia e quelli con troppa coda. Ovviamente dipende da quanto tempo avete a disposizione e la nostra strategia non è necessariamente quella più giusta ma, con circa 12 ore di tempo, abbiamo scelto di vedere quello che di più lontano dalla nostra cultura c'è, privilegiando paesi che forse non vedremo mai viaggiando. 

Partendo quindi dall'ingresso Est siamo scesi lungo il Decumano fermandoci nei paesi più esotici e meno noti, come l'Estonia (che ci è piaciuta molto!) e pranzando un po' qui e un po' lì: all'Alce Nero un cestino pic-nic da 10€, al chiosco dell'Oman un sandwich con pastrami da 7€ e un caffè da 2€ al bar della Turchia. Un punto a favore di Expo è sicuramente dato dalle colonnine per l'acqua, dove potete ricaricare gratuitamente le vostre bottiglie vuote (con un po' di coda anche in questo caso..). 
Un'altra spesa abbastanza inutile come quella per il passaporto è stata quella per entrare all'Ice Bar (che trovate vicino al cluster delle Zone Aride): 12€ a testa (!), compreso un drink. Le risate sono assicurate: verrete infagottati in una mantellina termica e potrete poi entrare in un bar interamente realizzato in ghiaccio, dove la temperatura scende fino a -10° e tutto scricchiola, compresi i vostri denti. Una spesa folle forse ma per chi, come noi, non ha mai visitato questa attrazione in un qualche paese nordico, è sicuramente un momento divertente ed un'esperienza nuova. 
Non sottovalutate i cluster e le aree tematiche che raggruppano tutti i paesi minori e più poveri: non vi troverete quasi mai coda e avrete la possibilità di girare tanti luoghi in uno spazio ristretto, osservando zone del mondo bellissime e spesso ancora incontaminate, respirando profumi di spezie, cacao e caffè. Presso lo stand delle Isole Comore per la modica cifra di 5€ mi sono fatta fare un bel tatuaggio all'hennè (grazie a cui ho girato l'ora successiva come se avessi una paralisi alla mano).
Un salto all'Albero della Vita, che di giorno è proprio bruttino, e quattro risate per l'interminabile coda al padiglione della Coca Cola per riceverne un bicchiere gratis (mah!), e poi di nuovo sul Decumano. Se potete visitare Expo solo durante l'weekend (come noi) cercate di arrivare presto la mattina e "darvi da fare" fino all'ora di pranzo: se la folla vi sembrava già immensa prima delle 13, non guardatevi attorno nelle ore pomeridiane. Resistete fino all'ora di cena: escludendo un padiglione qua e uno là per i cartelli che espongono il tempo d'attesa a caratteri cubitali (che vi faranno demordere già in partenza) dovreste essere ormai arrivati in fondo. 
Noi abbiamo cenato con un kebab (7€) dietro il padiglione del Sudan (tanto ottimo quanto "lungo" ad arrivare) e per le 21 ci siamo sistemati sotto l'Albero della Vita: iniziano infatti a quest'ora gli spettacoli di luci e suoni, che si ripetono ogni 20 minuti circa. Sicuramente meglio della visione diurna ma, sarà stato il freddo e la calca anche per questa attività, noi non ci siamo particolarmente emozionati. 
L'Expo chiude alle 23 ma i padiglioni molto prima! Alcuni (tipo l'Italia) chiudono le code già dalle 20.30, quindi alle 21.30 la maggior parte della gente si dirige verso l'uscita, lasciando la confusione solo ai padiglioni di Belgio e Olanda che continuano a "pompare" musica house. Rimangono aperti quelli dei cluster e delle aree tematiche che però, abbandonati un po' a loro stessi, rivelano tutta la tristezza di fondo che secondo noi li contraddistingue (aspettate il nostro post sui 5 motivi per non visitare Expo...).

Tirando le somme (e contando i timbri sul nostro passaporto) abbiamo visitato circa 40 paesi, di cui la maggior parte erano raggruppati nei cluster, e assaggiato una decina di pietanze diverse; ci siamo distrutti, ma abbiamo sempre trovato una panchina pronta ad accoglierci, abbiamo dovuto lottare l e t t e r a l m e n t e contro la folla che sembrava non avesse mai visto del cibo (mentre servivano quei pochi assaggi gratuiti), e abbiamo scoperto qualche "nuovo" paese da inserire nella nostra wish list.
La spesa per un giorno ad Expo è più o meno la seguente, a testa: circa 25€ per mangiare, circa 25€ per attività ed esperienze varie, 20€ per il biglietto di ingresso. Considerate dunque almeno 70€ a testa solamente per visitare Expo, più le spese necessarie per raggiungerla (più o meno 55€ per noi). 

Ma per un totale (minimo) di circa 120€ a testa, ne varrà la pena?

Estonia

Giappone

Turchia

Turchia



Secondo noi, nonostante sia inevitabilmente un'esperienza unica, Expo non merita una visita. Sarà sicuramente un'affermazione non da tutti condivisa ma nel prossimo post vi spiegheremo le nostre motivazioni: stay tuned!



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2 commenti:

  1. Sono in dubbio se andare o meno la prossima settimana,
    dopo aver letto il vs post, sono ancora meno convinta!

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    1. Ovviamente questi pareri sono sempre soggettivi e quello che interessa di meno a noi, può interessare molto a qualcun altro. Purtroppo però questo non è il post che racchiude tutti i contro: in un paio di giorni pubblicheremo i "veri" motivi per cui Expo non ci ha emozionato!
      Da un lato ci sentiamo comunque di consigliare la visita, per provare un'esperienza che forse non si potrà più apprezzare così vicino a noi, ma dall'altra tante cose ci hanno lasciato con l'amaro in bocca.
      Se hai modo di aspettare il nostro post e ti va di darci un'occhiata mercoledì dovrebbe essere online, altrimenti scrivici nella nostra pagina FB che ti diamo molto volentieri qualche dritta in pvt :)
      Grazie per il tuo commento!

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