E voi, avete mai camminato sulle acque?

00:03 Lisa.Ale 0 Comments


Noi sì! 
In realtà però dobbiamo prima fare "mea culpa": lo abbiamo fatto l'anno scorso ma, complice qualche trasferimento, un paio di nuovi lavori e qualche nuovo progetto, ve lo racconteremo solo adesso. 
Andiamo con ordine...

Quando
Dal 18 Giugno al 3 Luglio 2016

Dove
Italia, Lombardia, Lago d'Iseo, Sulzano (e Monte Isola e l'isola di San Paolo, per la precisione)
Avete già capito di cosa stiamo parlando?

Chi
L'artista Christo che è uno dei maggiori rappresentanti - sicuramente il più noto - della Land Art (e sembra davvero ironico che proprio lui, con questo nome, ci abbia dato la possibilità di camminare sulle acque!). 
Come nota a margine c'è da dire che Christo ha sempre lavorato assieme alla moglie Jeanne-Claude, morta purtroppo nel 2009. Solo per sottolineare come dietro un grande uomo, ci sia sempre una grande donna ;)

Cosa
Ecco che arriviamo al succo della storia: non è che abbiamo proprio proprio camminato sulle acque, con i piedi a mollo... Lo abbiamo fatto, a piedi scalzi sì, su delle passerelle composte da degli enormi blocchi galleggianti, ricoperti da un telo giallo/arancione (del telo ne regalavano un pezzettino a tutti i visitatori! Vedete il nostro nelle immagini sotto). Vi risparmiamo i dettagli tecnici su i vari materiali utilizzati, informazioni che potete trovare ovunque, ma ci teniamo a raccontarvi le nostre impressioni. (A distanza di quasi un anno, vi chiederete cosa potrà mai interessarvi! E ce lo chiediamo anche noi infatti: diciamo, giusto per essere tutti d'accordo, che comunque volevamo archiviare questa esperienza per noi in primis, e quindi farlo sul diario segreto o qui sul blog sarebbe stato lo stesso).


Le passerelle sospese erano tre: partendo da Sulzano (terra ferma) si "galleggiava" fino a Peschiera Maraglio, paesino di Monte Isola. Per un breve tratto si costeggiava l'isola, camminando su terra ferma-isolana (che confusione tra quello che era fermo e quello che non lo era!), per poi percorrere il secondo tratto di passerella galleggiante, raggiungendo l'isola di Monte Paolo. 

L'Isola di Monte Paolo, giusto perchè lo sappiate, non è altro che una grande villa-isola privata (di proprietà della famiglia Beretta, quelli delle omonime armi). Era in origine un monastero, convertito poi a residenza privata e, a parte due modesti cortili ai lati (per lo meno, per quanto siamo riusciti a vedere dalla passerella), unici lembi di terra degni di questo nome, la sensazione è quella che la villa galleggi direttamente sull'acqua. 
La passerella circondava completamente la villa-isola di Monte Paolo (e i volontari-addetti-controllori delle passerelle erano non poco impegnati ad evitare che i visitatori si sedessero sugli antichi muretti della residenza o intingessero i piedoni sudati nelle acque del canaletto, presumiamo, privato). Una volta arrivati qui si erano percorsi la maggior parte dei 3 chilometri di passerelle sospese e si era esattamente in mezzo al lago; se oggi ci fosse ancora questa installazione artistica vi pregherei, implorerei, obbligherei ad indossare scarpe comode. Perchè già il connubio acqua/sole creava una calura non indifferente, poi quei malefici riflessi tanto suggestivi aiutavano nel processo di abbronzaura bruciatura e, visto che ci trovavamo su dei blocchi di plastica galleggianti in mezzo ad un lago e dunque il nostro corpo utilizzava una discreta fetta di impegno per mantenere l'equilibrio, almeno le scarpe dovevano essere comode. 
Dall'isola di Monte Paolo, con l'ultimo sforzo, si tornava alla terra ferma-noncosìferma di Monte Isola e, proseguendo sul tessuto giallo-arancione steso in terra, si chiudeva il cerchio, tornando al paesino di Peschiera Maraglio e poi Sulzano. 


Sensazioni
Bello, bello e suggestivo. Basterebbe questo, ma a noi le spiegazioni troppo sintetiche non ci piacciono. 
Stancante è il dato forse più oggettivo che potremmo riportare: 3 chilometri di pontile più 2,5 chilometri di strada non sono pochi. Soprattutto perchè sui 3 chilometri di passerelle sospese si sentiva chiaramente il dondolio delle onde (amplificato quando i gommoni di servizio attraccavano o si muovevano nelle vicinanze) e la sensazione di equilibrio veniva un po' a mancare. Il sole, riflesso nell'acqua del lago, "picchiava" abbastanza forte e c'era sicuramente più caldo che sulla terra ferma. La gente era tanta, le cose da osservare ancora di più, le indicazioni da seguire altrettante, e in tutto questo tramestio di emozioni, ci si affaticava ancora di più. 
Ben organizzato, altro dato sicuramente oggettivo. Considerate che il comune di Sulzano conta meno di 2000 abitanti, Peschiera Maraglio ne fa 345; si sono ritrovati invasi da 1,5 milioni di persone nell'arco di 16 giorni. Per quanto possa essere stata la gioia di vedere tutti questi turisti (mordi e fuggi più che altro), immaginate la sporcizia, la confusione, il disagio di chi ha sempre vissuto lì in pace come ad esempio gli anziani che si ritrovano improvvisamente invasi. Il personale, volontario o meno che fosse (non intendiamo entrare nel merito della questione economica) era preparato e giustamente professionale, tanto che nessun incidente particolare è avvenuto. Punti ristoro, bagni e punti informazione erano dislocati lungo il percorso (terra ferma ovviamente); parcheggi e servizi navette prima di arrivare a Sulzano, seppur a pagamento, funzionavano discretamente bene. 
Rispettoso, dell'ambiente, dei visitatori e degli abitanti del luogo. Le polemiche ci sono e ci saranno sempre, per qualsiasi cosa e, soprattutto in Italia, siamo sempre stati bravi a stra-parlare. Noi però abbiamo avuto la sensazione che ci sia stato un grande rispetto nella realizzazione di quest'installazione artistica. Prima di tutto nei confronti del visitatore, a cui non è stato chiesto un biglietto d'ingresso. La natura è a disposizione di tutti, sempre e gratuitamente, e il Lago d'Iseo lo continuerà ad essere anche dopo questo evento, quindi Christo (come in tutte le sue altre opere) non prevede biglietti a pagamento. (N.d.r. Tutta l'opera è stata finanziata interamente dall'artista).
Rispetto nei confronti della natura, tutelata in ogni modo (i "guardiani" mantenevano tutti a distanza dalle papere addormentate lungo la passerella, per permettere loro di continuare il riposo); ovviamente per 15 giorni gli equilibri del lago sono stati parzialmente stravolti, ma subito dopo tutta l'installazione è stata smantellata e riciclata. 
Rispetto per il paese ospitante: niente cerimonie eclatanti d'apertura o chiusura (sempre nello stile di Christo) e dopo 15 giorni tutti quanti a casa. Chi c'è, c'è, e chi non c'è... Sicuramente dietro ci sono state tante strategie di marketing, magari (sicuramente) anche a sfondo economico, ma non pensiamo sempre troppo male di tutto e tutti! 
Emozionante. Per noi lo è stato. Poter camminare sulle acque, quasi letteralmente, è un qualcosa che difficilmente ci potrà ricapitare. Sostare in mezzo ad un lago, circondati dalle onde e dalle montagne, osservando la terra ferma a distanza, è davvero una sensazione magica; farlo verso il tramonto lo è stato ancora di più. Probabilmente a primo impatto molti di voi avranno pensato "Ma chi me lo fa fare di camminare scalzo, con tutti i possibili microbi e funghi che ci saranno su quel telo giallo-arancio!" (non fate gli splendidi, lo avete pensato anche voi, ne siamo certi). Bastava semplicemente indossare scarpe sufficientemente scomode (belli i sandalini nuovi Lisa, complimenti!), per cambiare immediatamente idea. E a volte, come nella vita di tutti i giorni, gli ostacoli apparenti portano in realtà a nuove e belle esperienze: camminare scalzi è stato fichissimo (si può dire?!) e nessun fungo o microbo è tornato in Romagna con noi.

Ultima cosa da dire: noi ed il restante milione e qualcosa di visitatori abbiamo avuto la possibilità di conoscere questi luoghi grazie a Christo e la sua opera d'arte, ma poi, dopo qualche ora, siamo tornati tutti a casa nostra. Continuiamo la nostra "installazione artistica" personale tornando al Lago d'Iseo per un weekend o una settimana, perchè sono posti magnifici anche senza passerella galleggiante. 


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