Forlì - Bormio - Forlì in 23 ore

18:41 Lisa.Ale 0 Comments


Prendete un gruppo di ragazzi giovani e desiderosi di avventure, prendete un sabato qualsiasi di gennaio, prendete le cime innevate al confine con la Svizzera, prendete gli stabilimenti termali forse più belli d'Italia, e infine prendete una Citroen familiare da sette posti. Non può che uscirne una grandissima avventura!

Sabato 24 gennaio 2015

  • 05.30: partenza da Forlì, con lo stretto necessario 
  • 07.30: pausa caffè in Autogrill, Piacenza
  • 10.30: pausa rifornimento viveri in un supermarket a Sondrio
  • 11.30: arrivo a Bormio
  • 11.45: ingresso alle terme Bagni Nuovi di Bormio
    • Costo: 47€ (weekend e festivi) all inclusive, illimitato

Le terme di Bormio si dividono in due complessi, distanti pochi chilometri l'uno dall'altro: i Bagni Nuovi, di costruzione più recente, e i Bagni Vecchi, con ancora alcune antiche piscine in pietra. Considerate almeno una giornata per ognuno degli stabilimenti e considerate anche che in ognuno vi verranno chiesti 47€ di ingresso. 
La prenotazione può essere fatta solamente online, tramite il sito, e vi consigliamo di farla (perlomeno durante weekend e festivi): quando siamo arrivati noi delle persone sono state mandate via perchè non l'avevano e le terme cominciavano già a riempirsi. 
Il prezzo comprende l'ingresso per una persona, per tutto il giorno, a tutto il complesso, inoltre vi verrano consegnati (dietro cauzione di 10€) accappatoio, telo e ciabatte infradito; la cuffia non è obbligatoria. Con il bracciale-chiave che vi consegneranno all'ingresso avrete nello spogliatoio, molto pulito e ben arredato, il vostro armadietto personale con appendiabiti e cassaforte (e diverse creme per il viso e per il corpo, for free). Le docce ed i bagni sono qualche porta più in là, e qui avrete a disposizione bagnoschiuma, shampoo e balsamo ed anche una macchina asciuga-costume! Il costo vale sicuramente il servizio che vi viene offerto.

I Bagni Nuovi sono strutturati su tre piani: il piano terra, da dove entrerete e dove trovate anche bagni, spogliatoi, bar e ristorante con vista, il piano interrato e tutta l'area esterna. Il piano terra comprende: due sale relax, in cui potrete accoccolarvi vicino a camini e stufe e riposare un po', saune e bagni turchi, una vasca idromassaggio, una vasca di acqua calda, una piccola vasca con getti e idro e una scenica sala con cascate e vetrata rivolta all'ingresso. Il piano interrato, con luce soffusa, è suddiviso in diverse stanzette: percorso con getti, percorso vascolare, sauna e bagno turco e l'antro di Venere (una stanza con tavoli in pietra, getti di acqua e vapore). Dal piano sotterraneo si esce direttamente nella prima piscina esterna: questa, abbastanza grande, comprende idromassaggi e sdraio sott'acqua per poter ammirare il panorama rimanendo al caldo. E' forse una delle piscine più affascinanti perchè l'acqua calda, a contatto con il freddo esterno, produce nubi di vapore che avvolgono tutto e tutti in una magica atmosfera. Armati di accappatoio e con le vostre fredde ciabatte, dovrete avventurarvi lungo il percorso acciottolato che vi condurrà tra le diverse piscine esterne: una grande vasca, una sauna (tiepida) che assomiglia ad una baita in legno, una vasca con cascate, una vasca di acqua calda, due piccole piscine che ricordano vecchie botti e la "casetta" dei fanghi. Forse il momento più divertente e salutare è proprio quello in cui vi troverete a spalmarvi di fango per poi entrare in una sorta di sauna in cui il calore lo seccherà, rendendovi quasi pietrificati; se siete in compagnia le risate sono assicurate!

  • 18.50: rilassati (ma anche molto addormentati) saluti alle terme di Bormio 
  • 19.00: decisione di affrontare una cena titanica, in una meravigliosa baita in cui qualcuno di noi aveva cenato qualche anno fa
  • 19.45: arrivo presso l'agriturismo La casetta della Zia Edda

Superato Bormio, si giunge a S. Caterina Valfurva, un piccolo paese che sembra quasi incantato: dalle piccole case illuminate e dalle baite in legno immaginerete di veder spuntare in qualsiasi momento Babbo Natale, le sue renne e gli aiutanti elfi. Proprio al limitare con il bosco, dove finisce la strada asfaltata, un po' nascosto e noto solo a chi vuole davvero arrivarci, si trova l'agriturismo La casetta della Zia Edda. Qualche dato tecnico? Funge sia da ristorante, sia da albergo, ed ha anche una piazzola di sosta per camper. Il paese sembra incantato, e la foresta innevata rende tutto ancora più magico: entrare in questo hotel/ristorante (e chiamarlo così sembra fin troppo commerciale) sarà come entrare, letteralmente, a casa di una vostra cara zia. Ad accogliervi ci sarà una bella signora bruna, estremamente gentile, e, se siete fortunati, anche il meraviglioso Noel, un sorridente bovaro del Bernese (al momento, ci hanno detto, è spesso assente perchè ha trovato la fidanzata qualche casa più in là). Alla vostra sinistra c'è una piccola cantina, che conserva prodotti biologici locali (salumi, formaggi, biscotti, miele, tisane, birre), mentre al piano superiore vi sono le tavolate (ancor più su le poche camere da letto). Sì, perchè dalla Zia Edda si mangia tutti (o quasi) allo stesso tavolo: vi potrà capitare di avere vicino un maestro di sci, un giovane escursionista, qualche signore del posto o qualche turista affascinato; pareti in legno, grande camino, tovaglie a quadri e disegni di gnomi alle pareti vi infonderanno poi un calore inaspettato. 
Vino, acqua e pane a volontà vi aspettano già sul tavolo, ma andateci piano perchè le portate che arriveranno dopo sono davvero immense! Tutti prodotti locali, cucinati come solo gli zii sanno fare, con amore, passione e tradizione, di ottima qualità: pizzoccheri, polenta, formaggi, affettati, carne, contorni di ogni tipo; per non parlare del dolce che abbiamo assaggiato noi: frittelle di mele, da leccarsi davvero le dita! Il menù è fisso (ma, in ogni caso, non ne rimarrete delusi) e anche il prezzo: 25€, tutto compreso, anche il caffè a fine cena, fatto direttamente con la vecchia Moka. Dopo qualche consiglio sulla strada e qualche raccomandazione sulla velocità, abbiamo salutato questo luogo magico e i loro gentilissimi proprietari.

  • 22.30: caffè versatoci direttamente dalla Moka e acquisto di biscotti alla lavanda (dovete provarli!) 
  • 22.50: partenza da S. Caterina Valfurva, alla volta di casa 
  • 01.30: pausa aria-fredda-che-ti-sveglia 
  • 02.30: pausa caffè in Autogrill (dove?) e cambio autista 
  • 04.15: arrivo a Forlì, ancora con le pance piene
  • 04.45: zzzz...zzzz....
Domenica 25 gennaio 2015





E voi la fareste questa pazzia?



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